domenica 27 gennaio 2013

Monastero di Poblet


Lunedì 17 settembre 2012

I nostri Bobi sono pronti per rimettersi in viaggio, e dopo le operazioni di carico-scarico camper partono alla volta del monastero di Poblet, sulla strada per Lleida. Purtroppo riescono a vederlo solo da fuori perché erano permesse solo visite guidate lunghe un’ora e i nostri non hanno tutto quel tempo perché sono ansiosi di rimettersi sulla strada.
Quindi proseguono verso Reus e poi alla volta di Falset e Mora d’Ebre. Si trovano davanti ad una splendida sorpresa: un paesaggio incredibile fra le gole dell’Ebro.

E il Bobo, ne son sicura, si sarà emozionato mentre la Boba, emotiva anche lei ma più timida lo avrà spronato a ripartire.

Per altro rimettendosi in viaggio si trovano dinanzi ad un altro spettacolo dove attraverso una stretta stradina di campagna arrivano a Pas de Barca. I Bobi non ci credono neanche ma una piccola chiatta, pochi centimetri più lunga del loro camper, li prende a bordo attraverso uno stretto pontile, e sfruttando la corrente del fiume (nota propria della Boba che da brava fisica sa apprezzare anche la parte squisitamente tecnica di questo trasporto) li traghetta sulla riva opposta del fiume. Per loro stessa ammissione i nostri hanno avuto qualche minuto di vera e propria “strizza”( vi assicuro, hanno proprio scritto così!), soprattutto al momento di salire sulla chiatta che si è inclinata un bel po’ sotto il peso del camper, ma sono stati rassicurati dal “caronte” che era tranquillo.
Dopodiché l’avventura continua e i nostri proseguono lungo la strada che scende verso Tortosa costeggiando il fiume Ebro.
Inforcano l’autostrada e percorrono circa 180 km (sempre l’accuratezza della Boba) e poi si fermano a pernottare in un area di servizio. Telefonano a figlia e nonna e poi si godono un meritato riposo.

Questa cosa della telefonata mi fa sempre ridere, perché il Bobo incurante della distanza vorrebbe raccontarmi per filo e per segno le loro attività e tocca alla Boba riportarlo alla realtà delle bollette del cellulare, anche perché tanto lei; la Boba, annota tutto tutto e non c’è pericolo di scordar qualcosa!

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